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lunedì 9 giugno 2008

Ancora piove

Goccioline argentate
cadono pian piano
sul mio viso agghiacciato,
piove sulle finestre del palazzo,
piove sulla strada ammuffita,
piove dentro l'anima:
aciditá riscoperta nei fuochi nucleari
di amori strapazzati tante volte.


Goccioline insodisfatte
salgono all' in sù
come fuochi d'artificio
dentro giostre nuvolose.


Il mio arcobaleno
mi aspetta; pero,
tra le tue labbra
compagna eterna...

sabato 26 gennaio 2008

Non andar via.


Altrove
c'è il buio della notte
a far scattare le paure improvvise;
Altrove
c'è il pensiero che assedia ed assale
senza pudore ne pietá
ogni forma di volontà;

Per ciò
resta quí, con me
sul letto
a pregare, se vuoi;
oppure a giocare a scacchi
come dei teneri bambini...
a mangiare dei grappoli d'uva,
qualche fragoletta
rossa come le tue labbra,
amara come le tue lácrime...


Non andar via,
resta a soñare
tra le mie braccia.

giovedì 10 gennaio 2008

All' abbordaggio

All' abbordaggio
senza equipaggio,
volendo andare
a navigare
dentro i tuoi occhi
di sal marina.

All'abbordaggio
con gran coraggio
se voglio amare
e poi restare
tra le tue braccia
di luna piena.

mercoledì 9 gennaio 2008

Splende il buio.

Ho visto la luce,
la luce abbagliante del buio,
ho visto le onde del silenzio
ballare davanti ai miei occhi
come pipistrelli di colori vivaci,
tratti da un sogno benedetto...

Ho visto splendere il buio
nella bracie del peccato...


Ricordi sfumati

Cercavo un po di sabbia in un cielo arancione
ma venne un acquilone
volando troppo basso,
e scontrandosi con un sasso
ritrovo fine sicuro.

Volevo un po di aria salata e spumeggiante
per cui andai a mare
probandoci a volare
ma il sogno gallegiante
di una pupa meravigliosa
mi prese a sorpresa
e rimasi smarrito tra i suoi occhi blu.


Riflessioni

Válgono quattro ricordi tristi
i padiglioni della sventura;
per cui, non sono mai stati visti
insieme, il progresso e la natura.

Non sono mai stati pochi
gli uomini di vera bontá,
non sono mai stati giochi
gli scherzi di cattivitá.

Eppure, oggi raggiunsi sfrugato
una splendida palla di fuoco,
c'erano il futuro ed il passato
dentro il rosso folgore. Un poco
d'arancione sul cielo annebbiato;
mi fece ripensare il passato,
mi fece riflettere il futuro
nascosto tra l'ammuffito muro
di un' indomani troppo insicuro.

¿Sará sempre utopica la pace?
¿L' amore, ci sará sempre profano?

Che non sia mai leggenda
il sogno dentro la tenda,
che non sia mai paura
quest' amore che si scura

O 'sfaticato (Napoletano)

I' teng' o ccore e 'nu criaturo,
e tengo 'nccuorpo l'anima dó pezzente,
cchest'aria doge nun mu fá ccuntento,
mu fá ccuntento o sfreggio 'mbaccio ó muro.

A mé mu bolle o sang' rint'e vene;
a meé mu scoppia ognittant' o core.
I' song cchillo ccá nú nasce e more,
iuorn' iuorno, tra lagrim' e catene.

E só vastaso, sfaticat' e stuorto,
pucché a fatig' é nu castig' e Dio
e o' Patatern'o ssabe ccá o core mio
vó avé raggion' pur' cca avá tuorto.

Tonino Santorelli, e song'io


Le tue labbra.

Dietro il cappotto pesante della scura notte,
due montagne infuocate si abbracciano
cosí sorgono le tue labbra.

Fuoco su fuoco
violenta e dolce passione che mi raggiunge.
Fiamma su fiamma
ed il mio viso si accende sulla tua guancia.
Brace su brace
tenera e riscaldante emozione che mi rallegra.

Per te,
brucerei fino alla cenere...
...oltre e piú oltre.

Mia piccola torcia illuminata
baciami, bruciami, incinérami,
accarezzami, riscáldami, allegrami,
ma soprattutto amami
contro tempo e spazio.

Ferita d'amore.

Sotto il vicolo ceco si rivede
la luce abbagliante del tuo ricordo,
il vecchio silenzio; rimasto sordo,
si annebbia, si guasta eppure non cede.

Ormai è finita, giá lei non mi crede,
volevo appena una goccia di fiume,
un pízzico d'erba o un soffio di lume
o forse in un bacio un tanto di fede.

Ormai se n'é andata lontana da me,
la donna ingiuriata da un sogno d'amor,
ormai é partita per sempre, lo so.

Ma non mi rassegno, non posso, aimé
perché ho una ferita profonda nel cuor,
che non si guarisce, per niente, no, no...

Fede di speranza (tanka)

Bella giornata,
la spléndida carezza
della tua luce,
ringiovanisce piena
la fede di speranza.



Due piccole isole

Due piccole isole dietro la fitta nebbia
si avvicinano l'una all'altra
quando scende la mareggiata.

Ma poi, risale l'acqua salata
separándole nuevamente.
Acque marine
sono le nostre battaglie
contínue e galleggianti.

Eppure, sotto le lenzuola
l'aria della notte é ancor tiepida,
sembra quasi tropicale.

¡Amiámoci adesso, te ne prego!
amiámoci teneramente.
Pensiámoci domattina
a queste fredde acque che ci dividono
mia bella sposa.

Quasi, quasi ci proverei,
mia lampeggiante bambina,
a disegnarti carina
sulla mia pelle di pietra.

¿Ritorneranno le golondrine
a fare il nido sotto il tuo sguardo tagliante?
¿a fare il nido sotto i tuoi occhi d'acciaio?

¡Speriamo di sí!

A volte

A volte; vorrei propio fidarmi di te,
fidarmi un pó del tuo orgoglio da orologio svizzero,
piacere o dispiacere, quasi quasi tornerei
a riprovarci, a ricascarci, a rifare i miei passi.

Ma poi c'é quel filo di dolore, quella goccia di noia,
quel pochino di paura di ferire il mio cuore
di nuovo...

Ma poi, il marciappiede invisíbile non esiste,
e se esiste, non lo si vede,
e le canzoni non si ascoltano manco per niente,
non si sente propio niente sull'alto del cielo
quando ti bacio.

Non c'é colonna sonora
come nei film americani,
non ci sono fuochi d'artificio
ne campanate, ne cori d'angeli,
e non si muove il suolo sotto ai miei piedi,
cuando ti bacio, amore mio,
cuore di chissá chí...